Se esistesse davvero il Paradiso sulla terra, decisamente sarebbe a Calella di Palafrugell, Una venue decisamente magica, situata all’interno del Jardin Botanic de Cap Roig sulla Costa Brava, in provincia di Girona. Una vista meravigliosa e una location da sogno, con dei colori così vividi e luminosi da sembrare la versione artefatta di una cartolina generata dall’Intelligenza Artificiale. Invece qui a Palafrugell è davvero il Paradiso, fatto di cielo, sole, vento e acqua. La cornice perfetta per ospitare un concerto come quello di Damien Rice.
![](https://www.riocarnivalmagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/img_1496-768x1024.jpg)
Damien ha scelto di suonare al Cap Roig Festival, per la seconda volta in cinque anni, anche durante quest’ultimo suo tour in barca a vela. Il Sailboat Tour è partito da Catania all’inizio di luglio e si concluderà domenica prossima a Madrid (la data è sold out). Nonostante la probabile stanchezza e un problema all’udito, dovuta ad una infezione all’orecchio, Damien ha dato il meglio di se sul palco del Cap Roig. Un concerto meraviglioso, sotto un cielo stellato e una luna crescente sullo sfondo.
![](https://www.riocarnivalmagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/img_1517-1024x782.jpg)
Lo spettacolo è iniziato con Delicate, poi a seguire My Favourite Faded Fantasy, Elephant e Volcano con Francisca Barreto, la cantante e violoncellista brasiliana ospite in tutte le date di questo tour e la partecipazione del pubblico. A seguire la bellissima Who is Behind Those Eyes, con la partecipazione del pubblico durante il ritornello e una richiesta dalla platea: Amie. Poi Older Chest e I Don’t Want to Change You. A seguire, Cannonball in unplugged.
![](https://www.riocarnivalmagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/img_1514-1024x717.jpg)
Verso la fine dello spettacolo Damien ha invitato a salire sul palco la bravissima cantante spagnola Silvia Perez Cruz, di Palafrugell, che si è già esibita con lui per le prime tre date del Sailboat Tour (Catania, Carditello e Ostia Antica) insieme alla performer Jana Jackuca. Molto brava e coinvolgente, Silvia porta sempre molta allegria. Con lei, Damien ha cantato anche 9 Crimes. Secondo la mia modesta opinione, una delle versioni più belle di questo brano mai eseguita prima. Poi è stata la volta di Coconut Skin, un pezzo che è diventato il brano trainante di tutti i concerti, dove l’energia è percepibile in tutto il corpo come una scossa elettrica, che si crea sul palco con Francisca e dalla platea. Davvero molto coinvolgente. A seguire la bellissima Astronaut, in versione electrical, con l’aiuto di Silvia e poi la volta di I Remember. In chiusura, l’immancabile The Blower’s Daughter.
Durante lo show è emersa un po’ di malinconia, così come per il precedente Wood Water Wind Tour. Ma, come ogni volta, sai bene che il sogno è pronto a ricominciare in qualsiasi momento per una nuova emozionante avventura.
E la location del concerto di Madrid, a quanto pare, sarà una delle più belle in assoluto.
Luana Salvatore
editor@riocarnivalmagazine.it
![](https://www.riocarnivalmagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/img_1519-1024x742.jpg)