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NASCE IN PUGLIA LA PRIMA MEDIATECA EMEROTECA MUSICALE, SOGNO DI TUTTI I FAN

DiLuana Salvatore

Dic 9, 2013
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La presentazione del MEM al MEDIMEX di Bari. Da sx: Claudia Attimonelli, Luca De Gennaro, Gino Castaldo, Antonella Gaeta, Ernesto Assante. Ph.: Luana Salvatore

Il sogno di tutti i fan e gli appassionati di musica è fondamentalmente stato sempre uno, possedere  qualcosa di fisico collegato al proprio idolo. Una sorta di proiezione sul possesso, il merchandise.

I fan, almeno quelli della mia generazione o poco più, amavano collezionare dischi in vinile, bootlegs dai prezzi astronomici, memorabilia, fanzine, libri e riviste musicali da ogni parte del mondo. Negli anni ‘80-’90, poi, oltre alla fanzine, che rappresentavano la stampa indipendente (il gossip della musica) erano molto popolari anche gli “Scaraapbooks”,  veri e propri libri realizzati con i ritagli dei giornali tipo le rassegne stampa, solitamente a carattere musicale.

Altra cosa molto particolare del collezionismo erano i “FanBook”, ovvero dei libretti realizzati a mano da fan e appassionati  solitamente monotematici, realizzati in carta velina o cartoncino e pennarelli Uniposca multicolore, fotografie ciclostilate con il proprio indirizzo e frasi d’effetto.  Quelli realizzati dai fan dei Duran Duran erano veramente glam. Le duraniane facevano stampare dei “label” con foto della band, coloravano  la superficie e i contorni in oro e argento con dediche e estratti di canzoni, poi mettevano il proprio indirizzo stampato o scritto a mano per trovare altri fan e fare amicizia o scambiare materiale . La catena era simile a quella ripetuta poi virtualmente su MySpace qualche anno fa. Un fan iniziava un FanBook, metteva il proprio indirizzo in testa al libretto e sul retro scriveva l’indirizzo dell’amico al quale era dedicato il libricino e doveva arrivare come dono. Poi spediva il FanBook ad un altro fan, chiedendo a sua volta di mandarlo ad altri amici per poi finire il giro sino all’ultimo nominativo, ovvero l’indirizzo al quale doveva essere poi spedito come regalo. Tutto questo rappresentava per noi un’attività molto emozionante. Forse i ragazzi di adesso non immaginano nemmeno lontanamente quante cose facessimo noi fan mentre ascoltavamo musica alla radio, le ore in attesa di ascoltare il brano della band preferita, i pomeriggi incollati alla televisione l’ultimo videoclip in rotazione.

Tutte cose che con l’arrivo dei Social Networks e YouTube si sono perse.  Come fai a spiegare ad un ragazzo di oggi, che utilizza FaceBook quale fonte di informazione, che noi figli degli anni ’80 per cimentarsi nella scrittura, non potendo fare i giornalisti, realizzavamo le fanzine? Riviste indie ciclostilate, quale gesto d’amore nei confronti dei nostri beniamini. Io ho iniziato a realizzare Riocarnival Fanzine negli anni ’80, a soli 12 anni e mi ci sono voluti 25 anni poi per trasformarla in una vera e propria testata giornalistica, affinché potesse diventare una fonte di informazione su tutto il panorma musicale e non solo dedicata ad un singola band. Con tutto l’amore e la passione per questo tipo di attività, che rappresenta tre quarti della mia vita.

Arrivata al Medimex, quest’anno, non mi aspettavo proprio che uno dei miei punti di riferimento in radio nei primi anni ’90, Luca De Gennaro, speaker dell’allora Rai Stereo Uno, il networks dove  io andavo ad aspettare i Duran Duran a Roma, avesse avuto una idea strepitosa così incredibilmente “eighties”:  donare la propria intera collezione di riviste musicali alla Puglia.

Nasce a Bari infatti, la prima Mediateca Emeroteca Musicale (MEM) mai realizzata sino ad ora, con le donazioni di De Gennaro, guru del music business e talent scouter di MTV, nonché autore di libri, articoli, speaker di Radio Capital e rocker convinto.
La Mediateca Regionale Pugliese diventa la culla di questo patrimonio culturale di inestimabile valore, dedicato alla cultura pop, rock, elettronica su carta stampata. Il sogno di tutti i collezionisti! Luca De Gennaro ha regalato diversi scatoloni contenenti le copie autentiche di Ciao2001, la preziosa rivista italiana nata negli anni Settanta che ha caratterizzato le tendenze di stile e le icone musicali su carta patinata, documentando passaggi epocali di storia della musica. Poi Rolling Stone USA, The Face, Interview, Uncut, Mojo, Vox e numerosi altri magazine sui quali si è costruita la conoscenza di generi, band, musicisti di culto e meteore da un disco solo. I contenuti di tutto questo immenso patrimonio si potranno consultare presso l’archivio digitale della Mediateca Regionale Pugliese.

MEM è un progetto innovativo, unico nel suo genere, probabilmente non solo in Italia. De Gennaro stesso, durante la presentazione al Medimex venerdi scorso, diceva che a sua memoria non ricorda di aver mai visto nulla di questo tipo né in Europa, né all’Estero. L’impatto emotivo che si ha sfogliando il materiale è immenso, si ha proprio la sensazione di un tuffo nel passato, un ritorno alla propria adolescenza: musica e stile, il look, i fatti di cronaca, le lettere al giornale, lo spazio degli annunci, così caro a noi duraniane perché ci permetteva di incontrare altri fan con i quali condividere le esperienze duraniane. Del resto, io e Ilenia (Salvatore) abbiamo fondato RioCarnival Fanzine in questo modo e messo il primo annuncio su “Tuttifrutti” nel 1987, alla fine del tour italiano dei Duran Duran cominciato proprio al sud, con la seconda data a Bari. C’è un sottile filo che collega la musica alla Puglia e devo dire, che piano piano, sta venendo fuori…

Il MEM è un progetto che a noi di RioCarnival ci ha molto emozionati, non solo perché riprende un certo discorso nostalgia, di ritorno alle origini della musica, ma soprattutto perché si sposa molto bene con il movimento che abbiamo lanciato questa estate “Apulia Rock Connection”, per la riscoperta analogico-sensoriale della Musica.
E leggendo quanto scrivono dalla Mediateca Regionale a proposito del MEM, ci pare proprio che sia in perfetta sintonia:

“La Mediateca Regionale Pugliese è gestita da Apulia Film Commission, con MEM intende consolidare e accompagnare il delicato passaggio dai media tradizionali a quelli ultracontemporanei, intercettando un sentire condiviso rivolto alla musica attraverso più piani multi e trans-mediali. Tra questi la rivista tradizionale cartacea, proprio adesso in controtendenza con la drammatica chiusura di molti magazine musicali, costiutuisce un patrimonio estetico e culturale ineguagliabile, che attinge alle radici delle nostre passioni e ci slancia nell’universo trans mediale delle potenzialità del web. E con la prima donazione voluta da Luca De Gennaro, da oltre un ventennio uno dei massimi divulgatori in Italia della cultura musicale attraverso le radio e i giornali, che costituisce dunque, MEM. In attesa che altre persone aderiscano alla crescita virale di un progetto votato alla condivisione della cultura musicale“.
Ma quali sono, di fatto, le riviste musicali sopravvissute al giorno d’oggi? Sono 5, 6 al massimo le testate che scrivono di musica in Italia: Una cartacea dedicata alla musica, Rolling Stone Italia, due di musica, culture e stile, Velvet e XL di Repubblica e due on line: Rockol – rockol.it e naturalmente quella che era “semnplicemente” la fanzine dei Duran Duran, ora testata giornalistica, RioCarnival – riocarnivalfanzine.com.
In meno di trentanni, siamo entrati di diritto nella storia della musica italiana, orgogliosi di poter testimoniare il nostro mondo fatto di musica e passione.

Grazie di cuore Luca, grazie a tutti voi della Mediateca Regionale Pugliese, per aver messo su questa fantastica raccolta, che farà gola a tutti gli appassionati. Non me ne vogliate, ma questo articolo, anche un po’ autoreferenziale, l’ho scritto proprio con il “cuore di fan” perché la MEM racconta anche un pò della nostre vite di rocker e di fan.
A breve il resoconto della presentazione del MEM al Medimex.

clicca qui per visitare la Gallery delle prime due giornate al Medimex

LUANA SALVATORE
editor@riocarnivalfanzine.com

Luana Salvatore

Giornalista pubblicista, dal 2010 è editore e direttore responsabile di RioCarnival Music Magazine, nonchè co-fondatrice della omonima fanzine italiana dedicata ai Duran Duran (1987). Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l'Accademia di Belle Arti di Roma (1998), ha scritto una tesi sperimentale in regia cinematografica: "Immagini per la Musica" sull'evoluzione dell'immagine del periodo British Invasion - Internet e sui video musicali. Ha fatto parte della MEDIMEX Academy e collaborato con alcune testate giornalistiche musicali, tra cui Rolling Stone e Billboard. Si interessa e scrive di Musica, Cinema, Cultura e Lifestyle. Contatti: editor@riocarnivalmagazine.it