• 07/10/2024

Michele Bravi, bravo perché sa dosarsi

DiChristian D'antonio

Giu 10, 2014
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Ph.: Christian D’Antonio

Invece di darsi in pasto a talk show e facili entusiasmi post vittoria a X Factor, il giovane Michele Bravi ha detto di no a Sanremo 2014 e ha preso tempo per costruirsi il repertorio. Il risultato arriva solo ora, a 6 mesi dalla sovraesposizione mediatica che di questi tempi può sembrare un’eternità. E si chiama A Piccoli Passi, un album completo che è diverso da quello che aveva pensato proprio perché ci ha pensato molto a farlo.

“Ho aspettato che arrivassero le canzoni giuste – ha detto presentando il progetto alla stampa a Milano, sulla terrazza di un locale alla moda – e sono orgoglioso che siano arrivate firme prestigiose a darmi coraggio e indirizzarmi. Anche il produttore Michele Canova è stato cruciale, mi ha dato la direzione e mi ha fatto cambiare idea su tante cose”. Si scopre che il ventenne vincitore dell’ultima edizione del talent show di Sky aveva in mente di fare un concept album di sapore orchestrale. Quello che arriva nei negozi è un perfetto e contemporaneo esempio di pop italiano che strizza l’occhio al cantautorato ma che, come dice il suo fan eccellente Carlo Verdone, “è un successo costruito con serietà e passione”. Bravi spiega così le scelte: “Non bisogna sempre guardare al passato e io con superiorità pensavo di muovermi in quella direzione senza pensare che ormai non si fa musica in quel modo. Bisogna essere pronti per fare cose di quel genere, per questo dico che quello che ho pubblicato nel cd non è quello che sono ma è un’indicazione, un primo passo verso quello che voglio essere”.

La vita e la felicità + il brano scritto da Tiziano Ferro che ha dato la forma al personaggio Michele Bravi. Una composizione raffinata e sussurrata che rende giustizia alle grandi doti vocali del cantante. “Ma non volevamo far un disco di Tiziano con la mia voce – precisa Bravi – quindi abbiamo convenuto che era meglio che Tiziano stesse dietro. Così come è successo con Morgan, il mio coach che mi ha seguito e istruito ma con cui non collaboro direttamente in questo disco. Lui ha un modo di scrivere testi e melodia troppo avanti per il mercato italiano in questo momento. Quindi mi riservo di fare qualcosa con lui in futuro”.

Il disco contiene anche il brano dei Tiromancino Sotto Una Buona Stella che è parte della colonna sonora dell’omonimo film che gli è valsa la conoscenza e l’amicizia del regista Carlo Verdone. “Carlo si è avvicinato a me da musicista, incuriosito dalla mia voce e si è stabilito un grande rapporto”. Con Luca Carboni invece è andata diversamente per il brano Amarti da Qui: “Voleva che io cantassi l’adattamento di una poesia di Pablo Neruda. Io ci ho pensato molto ma alla fine mi ha convinto con una lunga telefonata dove ci siamo trovati a parlare di amore e di come un ventenne può parlare di un sentimento così grande. Ne è venuta fuori una canzone che credo sia molto riuscita, con un arrangiamento minimale”.

Bravi è umile e riservato, pur mantenendo un eloquio forbito e avvolgente, di quelli che ti fanno dimenticare la sua età di post adolescente. “Non mi sento ancora pronto a correre…beh, sì lui (riferito a Marco Mengoni che ha pubblicato l’anno scorso un disco chiamato così, ndr) è evidentemente pronto, visto che si sta facendo strada anche all’estero. Ma io voglio prendere questa carriera seriamente e ho bisogno di tempo. Ecco perché per ora c’è solo un pezzo a mia firma in questo disco, Prima di Dormire. All’inizio pensavo fosse troppo destrutturata ma poi il produttore mi ha detto che avrebbe funzionato proprio per questo”.

Non si sa ancora se sarà in tour da solista, ma sicuramente Bravi promuoverà in tutta Italia questa uscita.

CHRISTIAN D’ANTONIO

Christian D'antonio

Christian D'Antonio (Salerno, 1974) osserva, scrive e fotografa dal 2000. Laureato in Scienze Politiche, è giornalista professionista dal 2004. Redattore di RioCarnival. Attualmente lavora nella redazione di JobMilano e collabora con Freequency.it Ha lavorato per Panorama Economy, Grazia e Tu (Mondadori), Metro (freepress) e Classix (Coniglio Ed.)